Partecipazione al lavoro: Castellucci sul Corriere del Mezzogiorno, continua la raccolta firme in Puglia

[Cisl Puglia]

Mettere al centro la “partecipazione al lavoro” significa affrontare un tema strettamente connesso alla capacità di sviluppo e di crescita del Paese nel suo complesso, contribuendo al benessere collettivo. Tema, questo della partecipazione, espresso con chiarezza nell’articolo 46 della Costituzione che recita: “…la Repubblica Italiana riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende”. La raccolta di adesioni sulla proposta di legge popolare, avviata dalla nostra Confederazione, è iniziata il 1° giugno con la prima firma del nostro leader nazionale a Roma in Piazza del Popolo. Il 7 giugno è partita in Puglia, mentre il 12 giugno abbiamo organizzato una tavola rotonda a Bari, per discutere nel merito della proposta, che ha visto partecipare accademici, i Presidenti di organizzazioni imprenditoriali regionali e il nostro Segretario generale Luigi Sbarra. Il tema della democrazia economica per la Cisl non è un semplice esercizio politico-sindacale bensì una delle questioni di base di un processo serio e moderno di trasformazione economica e sociale che passa attraverso il mutamento della globalizzazione e di assetti produttivi, che oggi di fatto stanno cambiando rapidamente, e che investono diffusamente le questioni con una eccessiva finanziarizzazione trascurando, in tanti casi, gli aspetti produttivi spesso a favore di quelli finanziari, incrementando inaccettabili diseguaglianze. Un esempio di tutto ciò, viene in qualche modo anche dalla nostra Puglia, nel 2022 si registrano oltre 50 mila occupati in più, rispetto all’anno precedente eppure permangono forti ritardi strutturali come l’abbandono scolastico, una emigrazione giovanile e intellettuale, la limitata occupazione femminile, l’aggravarsi delle percentuali di Neet, superiore alla media nazionale, fenomeno al quale come Cisl Puglia abbiamo dedicato di recente uno specifico approfondimento con l’Università di Bari. A tutto questo si aggiunge l’accentuato gap di una questione meridionale che la crisi economica e pandemica ha aggravato, mentre le prospettive di attuazione del PNRR come di tutte le risorse comunitarie non sembrano al momento del tutto ottimistiche, anche perché c’è una Regione, purtroppo, che fatica a coinvolgere pienamente le parti sociali. È giunto il momento di attivare una vera democrazia economica, con una rappresentanza dei lavoratori nei consigli di amministrazione o nei comitati di sorveglianza, una contrattazione sempre più diffusa, che punti a far partecipare attraverso diverse dimensioni, i lavoratori ai processi gestionali, organizzativi, finanziari e consultivi delle imprese superando il più possibile il conflitto, dove la partecipazione al lavoro deve scaturire esclusivamente dal libero spazio negoziale tra le parti e quindi contrattuale. Sul territorio pugliese per sottoscrivere questa proposta di legge popolare è impegnata tutta la Cisl regionale con le diverse articolazioni, infatti sono disponibili centri di raccolta firme nelle sedi sindacali Cisl come in diverse aziende.

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