Consiglio Generale Cisl Puglia, Fumarola: su ex Ilva intervenire con urgenza. L’Autonomia differenziata un percorso complesso che seguiamo con attenzione

Castellucci: maggiore confronto con le Istituzioni per il bene dei cittadini

[Cisl Puglia]

“Sulla vicenda ex-Ilva la Cisl pensa, così come abbiamo sempre sostenuto, che bisogna intervenire con urgenza per garantire il lavoro, guardare all’unità dell’impresa”. Lo ha detta a Bari la Segretaria generale aggiunta della Cisl nazionale, Daniela Fumarola, a margine del Consiglio generale della Cisl regionale. È necessario garantire le opere di bonifica perché i diritti costituzionali vanno assolutamente preservati, quindi il diritto al lavoro, alla sicurezza, ad un luogo salubre sia per chi ci lavora che per i cittadini. Noi auspichiamo un intervento importante da parte del Governo, sappiamo che se ne stanno occupando, abbiamo fatto diversi incontri; è una vertenza ed una emergenza, che se lasciata al proprio destino rischia di creare dei problemi ancora più gravi rispetto a quelli che stiamo vivendo, in termini sia di occupazione ma anche in termini di salute non solo delle persone che insistono in quello stabilimento ma di tutta la collettività – ha aggiunto. Riguardo l’Autonomia differenziata, Fumarola ha osservato che “è un percorso appena iniziato, e che non si esaurisce nel giro di poco tempo. È un percorso complesso che stiamo seguendo con molta attenzione. Seguiamo questa vicenda senza ideologismi particolari, nel senso che noi valutiamo quello che accade. Le riforme devono però essere condivise anche con le parti sociali, quindi anche con il sindacato. Noi auspichiamo che questo percorso appena avviato possa continuare nel segno della corresponsabilità ma anche della concertazione. Può essere una grande opportunità se però corrisponde a dei principi fondamentali, anche qui alla tutela e alla difesa dei diritti costituzionali. Noi dobbiamo fare in modo che il Paese non si spacchi, dobbiamo tenerlo insieme perché questo ci serve anche nei confronti dell’Europa, dobbiamo fare in modo che le persone e i territori che sono un po' più indietro, e purtroppo nel nostro Paese ci sono aree che non hanno i livelli che invece sono garantiti in atri posti possa recuperarli, possano guadagnare opportunità per avere vita dignitosa, per avere salute, sicurezza, per avere lavoro, per avere opportunità di sviluppo, ma questo bisogna farlo con un'ottica di coesione e di condivisione. Autonomia differenziata così significa provare a realizzare coesione, dare compiutamente sostegno ai diritti costituzionali e quindi scuola, sanità, le 23 materie che possono essere oggetto di scelta. Quello che noi diciamo è che non bisogna assolutamente approcciarsi con un atteggiamento ideologico. Noi lo facciamo guardando i documenti, studiando i provvedimenti, e cercando di capire in che modo possiamo intervenire per evitare che si spacchi il Paese e soprattutto per dare quella possibilità a quei territori di avanzare e di guadagnarsi quei diritti che altrove sono un po’ più garantiti. Attendiamo pertanto i Lea, attendiamo di capire quali sono le risorse da mettere a disposizione per chi è più indietro. Anche sul rischio che ci sia un’autonomia riguardo i contratti sulla sanità e sulla scuola, intanto c’è da dire che noi della Cisl valorizziamo la contrattazione in tutte le sue dimensioni; noi valorizziamo la contrattazione di secondo livello che può essere un’ulteriore risposta alle esigenze delle persone che rappresentiamo e non. Quelli che possono essere visti come rischi noi pensiamo debbano essere molto ben analizzati, trovando insieme soluzioni. Non è un caso che noi utilizziamo la condivisione e la coesione e i percorsi più giusti per evitare che si creino disparità, che ci sia qualcuno che corre in avanti e qualcun altro resti indietro, guardando ai contenuti e fare proposte di merito. Noi siamo pronti a collaborare e ripeto seguiamo con molta attenzione senza pregiudizi il percorso appena avviato – ha concluso Fumarola. Riguardo la situazione socio-economica pugliese il Segretario generale della Cisl Puglia, Antonio Castellucci, ha detto che “il 2024 sul versante sanitario si presenta come un anno difficilissimo. Il problema principale resta quello delle assunzioni senza le quali non si possono ridurre tempi e liste di attesa e né si può immaginare di migliorare il sistema emergenza-urgenza. La mancanza di operatori, personale medico, infermieristico, tecnico sanitario, autisti di ambulanze e OSS deve essere affrontato necessariamente, nel breve periodo, con nuove assunzioni. Questo vale anche per il sistema del 118 che ha visto completare il percorso di internalizzazione, ma con un numero di addetti insufficienti. Il tema è – ha aggiunto Castellucci – che la salute deve essere considerata come un investimento e non un costo ed anche per questo serve un confronto costante tra istituzioni e parti sociali coinvolgendo tutti i livelli territoriali per dare piena attuazione alla sanità pubblica e alle esigenze dei cittadini pugliesi”. Sul versante occupazionale, Castellucci ha osservato che “è necessario assicurare lavoro stabile e giusta retribuzione rispettando i contratti di lavoro, tutela della salute e sicurezza, welfare aziendale con maggiori servizi e formazione continua per ampliare competenze e abilità professionali, riconoscendo sempre e comunque al lavoratore o lavoratrice quanto svolto in azienda, per attivare un ambiente lavorativo stimolante e apprezzabile. Nello stesso tempo c’è bisogno di più concertazione, rinnovare i contratti entro la vigenza, migliorare le relazioni sindacali, maggiore contrattazione di secondo livello per portare al tavolo più efficacemente la partecipazione dei lavoratori nelle dinamiche d’impresa che vanno dalla organizzazione alla consultazione aziendale, dalla partecipazione finanziaria a quella gestionale, a garanzia di uno sviluppo responsabile, sostenibile e di una forte coesione sociale”. La Cisl Puglia è preoccupata dai dati che fotografano “la Puglia che risulta prima per incidenza di povertà relativa, parametro che indica quelle famiglie con un reddito uguale o inferiore alla metà della media nazionale raggiungendo confermando il 27,5%. Auspichiamo che tra i livelli istituzionali possa esserci maggiore confronto per il bene dei cittadini pugliesi, costruendo un patto sociale fondato sulla responsabilità reciproca. Riteniamo decisiva – ha concluso Castellucci – una pubblica amministrazione efficiente che deve risolvere al più presto il problema della carenza di personale, le opere infrastrutturali con tutto il manifatturiero, creando nuove opportunità occupazionali per donne e giovani perché senza lavoro e sviluppo sarà difficile affrontare le emergenze”.

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