Cisl nelle scuole, Castellucci: autodeterminazione della donna è prioritaria per lo sviluppo

Necessario partire anche dalla indipendenza economica per la parità di genere

[Cisl Puglia]

L'iniziativa promossa dalla Fnp Cisl di Puglia in collaborazione con la Cisl Puglia, a Manduria presso il Liceo ‘De Sanctis’, è stata l'occasione per riflettere, con diverse centinaia di ragazzi, ancora una volta come facciamo da diversi anni, su alcuni temi cruciali come la parità di genere. Abbiamo evidenziato, insieme a chi è intervenuto, come individuare e rafforzare percorsi di indipendenza delle donne collocandole al centro del processo produttivo in modo particolare in questa parte del Paese. La presenza di diverse generazioni in sala di studenti ed anziani ha rappresentato il valore aggiunto dell'incontro. La parità di genere e i percorsi di indipendenza devono tradursi in azioni concrete anche sul mercato del lavoro. La violenza economica è un abuso di potere quanto quella fisica o psicologica ed è molto diffusa, paradossalmente più di quanto possiamo immaginare. Nel 2022 si sono registrate oltre 2mila dimissioni di donne dal lavoro. Questo dato deve farci riflettere, anche perché il trend è in crescita rispetto agli anni passati. Le lavoratrici vanno tutelate concretamente e la Cisl, come organizzazione sindacale, contribuisce attraverso il confronto, la contrattazione e i tavoli di lavoro, con le proposte alla politica, alle imprese, e alle Istituzioni a favorire e intraprendere scelte legislative per sostenere l'occupazione femminile, promuovendo ogni azione possibile; ma come di fatto sta avvenendo, in questi anni con la nostra Confederazione nei confronti del Governo, raccogliendo importanti risultati. La parità di genere è una delle priorità dell’agenda sociale della Cisl, che nasce dall’esigenza di ripartire dal lavoro, con donne, uomini, giovani e immigrati. Come Cisl Puglia siamo convinti che è necessario collocare il problema dell’occupazione femminile in cima all’agenda politica. L'autodeterminazione della donna è prioritaria, a partire dalla propria indipendenza economica. Non è ammissibile il gap salariale o l'applicazione a tante lavoratrici di contratti part-time e a tempo determinato solo, in tanti casi, per via del genere. Tutto ciò si traduce in un divario salariale a sfavore delle donne rispetto agli uomini, il cosiddetto gender pay gap. Bisogna invertire assolutamente questa la rotta per giungere così ad una società più giusta e più equilibrata. Partire dai giovani è determinante perché le nuove generazioni non solo sono il futuro, bensì anche il presente con cui progettare e costruire in modo partecipativo il prossimo (loro) futuro. Alla tavola rotonda oltre ai diversi livelli categoriali e confederali della Cisl territoriale e regionale, importanti sono stati i contributi, della dirigente scolastica Maria Maddalena Di Maglie, del sindaco di Manduria Gregorio Pecoraro, del direttore regionale Inail Giuseppe Gigante e della direttrice del dipartimento welfare della Regione Puglia Valentina Romano.

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