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Veolia: Cisl Brindisi, grande preoccupazione sui liveli occupazionali


Veolia: Cisl Brindisi, grande preoccupazione sui liveli occupazionali

CISL BRINDISI - La CISL di Brindisi in merito alla vertenza degli ex lavoratori Veolia, esprime forti preoccupazioni sulla salvaguardia dei livelli occupazionali, per altro già manifestate durante gli incontri al Mercato del lavoro alla presenza del consorzio A. S. I., dell’azienda C. I. S. A. s. p. a., aggiudicataria della concessione del pubblico servizio di gestione della piattaforma polifunzionale per lo smaltimento dei rifiuti urbani, dell’ Assessore del servizio politiche attive del lavoro e formazione professionale dell’ Amministrazione Provinciale di Brindisi e dei lavoratori.
Infatti, nonostante le rassicurazioni rappresentate da tutti gli interlocutori istituzionali e aziendali, più volte codesta organizzazione ha dichiarato le proprie perplessità, in tutti i confronti che ci sono stati, sulle reali intenzioni tra la CISA e il consorzio ASI di portare a termine la sottoscrizione dell’intesa contrattuale così come previsto in bando ed in capitolato di gara ed ha preteso che dalle parole si passasse ai fatti.
Pur troppo si è stati facili profeti.
Oggi si assiste ad una diatriba, fatta di comunicazioni scritte, tra il Consorzio ASI e la CISA ove ognuno pone le sue ragioni e/o giustificazioni per non raggiungere l’accordo contrattuale.
Alla scrivente poco importa di chi sono le responsabilità, per cui l’accordo non si è raggiunto; non spetta alle organizzazioni sindacali esprimere un giudizio legale o entrare nel merito del contenzioso, sono altri i soggetti che devono dare il proprio parere.
Di certo è che la situazione della piattaforma polifunzionale era nota a tutti attraverso i mass media. Compreso il fatto che alcune parti dell’ impianto, all’atto dell’assegnazione, erano oggetto di sequestro da parte della Magistratura.
Per cui oggi accampare scusanti è solo puerile, né tanto meno si possono utilizzare i lavoratori come merce di scambio.
A tal proposito la CISL di Brindisi intende precisare che non ha mai rappresentato a chicchessia, né tanto meno ha le competenze per poterlo fare, che le attuali condizioni fattuali e giuridiche dell’impianto, non consentono l’immediato avvio dello stesso.
Per tanto ebbene che ognuno si assuma le proprie responsabilità rispetto a quello che dice e fa, perché sino ad ora si è perso volutamente solo tempo a danno dei lavoratori, nonostante gli impegni assunti per la loro ricollocazione.
Tanto è vero che nel verbale del 14.02.2011, la SAB Progetto srl , per conto della CISA, si impegnava ad assumere tutti i lavoratori a partire dal 1 Aprile u.s. a fronte di una formale conferma in ordine alla ammissibilità della CIGS per ristrutturazione aziendale, nonostante il parere positivo già espresso dal Ministero del Lavoro.
Dopo di ciò, non solo i lavoratori non sono stati assunti, ma non si è più avuti alcun confronto sindacale né con la SAB, ma neanche con la CISA. Solo comunicazioni scritte. Allora quali erano le reali volontà?
Non è più tempo di fare enunciazioni o slogan che servono solo per propaganda politica; per questo la Segreteria della CISL territoriale, al fine di evitare che sulla pelle dei lavoratori possano continuare ad esserci speculazioni o interventi trasversali che potrebbero ancora ritardare la loro riassunzione, sollecita il Presidente della Provincia, Massimo Ferrarese, a provocare subito un incontro, ancor prima che i licenziamenti diventino esecutivi, con il
Presidente della Regione Puglia, il solo deputato a decidere il futuro della piattaforma e le sorti dei lavoratori.

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