Contratto nazionale edili e integrativo lapidei: Filca Cisl, la grande scommessa per il rilancio
Appello alla Regione Puglia per la riapertura dei cantieri e lo sblocco delle grandi opere

FILCA | - “La firma sul Contratto nazionale degli edili e sul Contratto integrativo provinciale dei lapidei di Foggia rappresenta la grande scommessa per il rilancio del comparto delle costruzioni che in Puglia rappresenta il 10% del Pil”. Ne è certo il Segretario generale della Filca Cisl di Puglia Basilicata, Crescenzo Gallo, ricordando la sottoscrizione dei sindacati di categoria Feneal-Uil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil e di Ance e Coop riguardo il rinnovo nazionale del contratto dell’edilizia, scaduto a dicembre del 2012. “Nonostante la gravissima crisi del settore che dal 2008 ad oggi ha determinato la perdita del 50% degli addetti – oltre 700mila lavoratori a livello nazionale e 35 mila sul territorio pugliese – le parti hanno raggiunto un accordo che, nonostante continuino gli attacchi al lavoro del sindacato, ha il merito di garantire tutele e diritti dei lavoratori. Inoltre l’aver anticipato la scadenza del contratto a giugno del 2016 darà la possibilità di esercitare in pieno la contrattazione di II livello che partirà da gennaio 2015” osserva il sindacalista. Nel dettaglio l’aumento salariale sarà corrisposto a luglio 2014 (15 euro) e a luglio 2015 (25 euro), mentre gli 8 euro di adesione a Prevedi verranno versati a partire da gennaio 2015. Nell’accordo, che non contiene la deroga della responsabilità solidale nei subappalti, sono rilevanti sia la conferma dell’anzianità professionale che l’obbligo di utilizzare il portale Blen.it (la Borsa lavoro nazionale dell’edilizia) per le assunzioni a tempo determinato oltre la soglia del 25%. Confermato il premio di anzianità professionale ‘Ape’, importante per la fidelizzazione dei lavoratori al settore. Via libera, inoltre, alla riorganizzazione degli enti bilaterali: si punta alla regionalizzazione di comitati paritetici territoriali, scuole e casse edili. I contratti a termine passano dal 25% al 40% del totale degli assunti a tempo indeterminato, ma il 15% dovrà passare dalla borsa lavoro dell’edilizia (Blen.it). Rispetto alla scadenza naturale (dicembre 2015) è stato previsto un prolungamento fino a giugno del 2016. In questo modo il contratto potrà garantire l’esercizio della contrattazione di II livello. Per ciò che riguarda la previdenza complementare al via l’obbligatorietà per contratto dell’iscrizione dei lavoratori al Fondo Prevedi. “Il 10% del Prodotto interno lordo pugliese è rappresentato dalle costruzioni – aggiunge Gallo – per questi motivi serve riprendere con forza gli incontri della Cabina di regia con la Regione Puglia per rilanciare il settore attraverso l’apertura di centinaia di cantieri e di opere bloccate”. Sul rinnovo del Contratto nazionale e sulla firma del Contratto integrativo territoriale ha espresso soddisfazione il Segretario generale della Cisl di Puglia Basilicata, Giulio Colecchia: “oltre ad essere uno dei settori trainanti dell’economia pugliese, quello delle costruzioni impegna circa 37 mila lavoratori, solo in Puglia, che guarderanno con più serenità il loro futuro”.