Istituti di pena a Trani: Cisl e Fns di Puglia; situazione critica, chiudere il carcere femminile

CISL PUGLIA - La sezione femminile del carcere di Trani deve essere chiusa per carenze strutturali e di personale. Lo chiedono il segretario generale della Cisl-Fns della Puglia, Crescenzo Lumieri, il segretario regionale della Cisl di Puglia, Maddalena Gissi, e il segretario territoriale Antonio Forziati, che stanno girando per le carceri della Puglia per verificare le condizioni di detenuti e poliziotti penitenziari. I tre sindacalisti oggi sono stati nelle strutture femminile e maschile di Trani. In quella femminile vi sono 27 guardie carcerarie donne, per 45 detenute. Dieci per turno. “Questi numeri non ingannino - spiega la segretaria Gissi - perché se si toglie il personale che si occupa dei servizi istituzionali, e delle ispettrici che curano le funzioni di coordinamento e gli uffici, nei turni pomeridiano e serale, vi è una guardia per piano". "E non è tutto - continua - visto che si sottovaluta che i due piani funzionanti sono strutturati in corridoi a serpentina dai quali una sola guardia, da un capo all´altro, non può gestire la situazione; non può sorvegliare quanto avviene nel laboratorio di sartoria dove con utensili le detenute realizzano borse, e nella cucina dove utilizzano coltelli e altro". Per quanto riguarda la struttura maschile, la situazione è poco migliore in relazione al rapporto numerico tra detenuti e guardie, 250 i primi e 330 le seconde, anche se non tutte addette alla sorveglianza. Il punto critico è quello del numero dei detenuti, 100 in più rispetto a quelli che la struttura dovrebbe e potrebbe ospitare. "Entro la fine dell´anno - spiega Lumieri - con la conclusione dei lavori di ristrutturazione di un´altra area del carcere, è previsto l´arrivo di altri 120 detenuti ma noi stimiamo che ne arrivino molti di più".
Fonte ANSA
In allegato il comunicato stampa della Fns Cisl