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Invecchiamento attivo: Cgil Cisl Uil Lecce, parte la raccolta firme

Con le federazioni dei pensionati presentata la PdL di iniziativa popolare


Invecchiamento attivo: Cgil Cisl Uil Lecce, parte la raccolta firme

CISL LECCE | FNP | -

Le segreterie provinciali di Lecce di Cgil, Cisl, Uil e di categoria dei pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl e Stu Uilp Uil di Lecce hanno presentato questa mattina la raccolta firme per la proposta regionale di iniziativa popolare “Promozione e valorizzazione dell’invecchiamento attivo e della buona salute”, che avverrà in tutte le sedi zonali e comunali delle organizzazioni sindacali e presso le associazioni di volontariato sino a tutto il mese di novembre. Alla raccolta firme, già iniziata a livello regionale, aderiscono anche Auser, Anteas e Ada, il CSVnet Puglia e il Forum del Terzo Settore. All’incontro hanno preso parte Simone Longo, componente di segreteria Cgil e Nicola De Prezzo, segretario generale Spi Cgil, Antonio Nicolì, segretario generale Cisl, Lidia Cretì, componente segreteria Fnp Cisl, Salvatore Giannetto, segretario generale Uil e Luigi Di Viggiano, Maurizio Frivoli, Silvana Tondo segretari Stu Uilp Uil di Lecce. Il fine dell’iniziativa: raccogliere in Puglia 12mila firme, come previsto dallo Statuto della Regione Puglia, per autorizzare l’iter legislativo della proposta. In questo modo la Puglia avrà una legge che promuove e valorizza l’invecchiamento attivo e in buona salute degli anziani pugliesi. Invecchiare attivamente ed in buona salute, significa partecipare alla vita della collettività e sentirsi realizzati nelle varie attività quotidiane, essere più autonomi e impegnati nella vita sociale. Quindi considerare la persona anziana, come persona autonoma e capace di autodeterminarsi mantenendo e sviluppando la sua identità e soprattutto capace di adattarsi ai cambiamenti con una flessibilità un tempo impensabile. L’analisi dell’andamento demografico della popolazione per fasce di età conferma anche in Puglia il progressivo invecchiamento della popolazione. Gli ultra 65enni in Puglia incidono, infatti, sul totale per il 21,3% contando un universo di circa 870 mila unità. Aumentano, inoltre, di pari misura anche i “grandi anziani” (età pari o superiore ai 75 anni), che passano dai circa 350mila del 2013 ai 424,557 attuali (poco sopra il 10% di tutta la popolazione residente). Un fenomeno quello dell’invecchiamento progressivo della popolazione regionale ormai consolidato, che presenta implicazioni sociali, culturali e sanitarie. La crescita significativa della popolazione anziana, le previsioni che tale crescita assumerà nei decenni futuri, i cambiamenti delle relazioni sociali all’interno delle famiglie, l’aumento delle condizioni di non autosufficienza, sono determinanti importanti che sottolineano il divario sempre più consistente, tra popolazione anziana non attiva o poco attiva e popolazione giovane attiva o potenzialmente attiva e quindi in grado di dipendenza economico sociale tra le generazioni. La proposta di legge impegna tutti i livelli istituzionali a superare la visione assistenziale e sanitaria, per rafforzare le politiche sul versante del sostegno all’autonomia e all’indipendenza personale, attraverso forme di istruzione, nuova formazione, ampliamento delle conoscenze a supporto di stili di vita sani. Viene così sostenuto ed esaltato il ruolo degli anziani all’interno della famiglia e nell’intera società. Obiettivo di questa proposta di legge è quello di “ricalibrare”, inoltre, l’assetto normativo pugliese per porre le persone anziane al centro del contesto sociale in cui vivono, rafforzando i legami con la comunità di appartenenza; per favorire la partecipazione attiva degli anziani della nostra regione, attraverso adeguati interventi nelle politiche socio-sanitarie, fiscali, e socio-culturali. “Si tratta di una sfida ambiziosa e necessaria per il nostro territorio – spiegano i segretari di Cgil, Cisl e Uil e di categoria Spi, Fnp e Uil - con tale legge innanzitutto si riconosce e valorizza il ruolo delle persone anziane. Si potranno prevedere interventi nel campo della prevenzione, della cura della tutela della salute, della promozione sociale e della formazione permanente. Un altro punto fondamentale saranno le azioni utili a supporto della famiglia, per la permanenza più a lungo possibile nel contesto domiciliare della persona anziana in alternativa al ricovero in struttura di cura residenziali. Ed ancora informazione ed educazione sanitaria sui corretti stili di vita, percorsi facilitati di accesso ai servizi sociosanitari e programmi di prevenzione alle cronicità”. “Vista l’importanza sociale dell’iniziativa – concludono i segretari - invitiamo tutti i cittadini, giovani e adulti della provincia di Lecce a raggiungere le nostre sedi per aderire numerosi alla raccolta firme per migliorare la qualità della vita degli anziani e di tutti i pugliesi”.

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