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Comitato Esecutivo Cisl regionale: sviluppo del Mezzogiorno assente dalla manovra

Dalla Puglia massiccia partecipazione alla manifestazione del 9 febbraio a Roma


Comitato Esecutivo Cisl regionale: sviluppo del Mezzogiorno assente dalla manovra

CISL PUGLIA | -

Il Comitato Esecutivo della Usr Cisl Puglia, riunito a Bari il 16 gennaio 2019, approva econsidera parte integrante del presente documento la relazione della Segretaria Generale Daniela Fumarola e, dopo un ampio e approfondito dibattito, sostiene le ragioni della mobilitazione di Cisl Cgil Uil nazionali e della manifestazione indetta il 9 febbraio 2019 a Roma. L’incontro del 10 dicembre tra Governo e Cisl Cgil Uil sulla bozza della legge di Bilancio 2019 non ha prodotto gli effetti sperati. La Manovra approvata, manca totalmente di interventi finalizzati alla crescita, al lavoro e alla coesione nel solco di quanto indicato nella piattaforma unitaria nazionale che il Comitato Esecutivo regionale, il 23 ottobre 2018, aveva già dibattuto e approvato. E’ assente nella politica economica del Governo il riferimento allo sviluppo del Mezzogiorno come priorità per il Paese, obiettivo che richiede scelte coraggiose per riequilibrare le molteplici differenze economiche, occupazionali, sociali e infrastrutturali, ancora presenti tra le regioni del Nord e quelle del Sud. Per le aree deboli del meridione il tema del lavoro si identifica con un Reddito di Cittadinanza, che di fatto disincentiva l’occupazione produttiva. Gravemente insufficienti le dotazioni rivolte al rilancio delle infrastrutture materiali e sociali, alla politica industriale, scuola e pubblica amministrazione, ricerca e innovazione, formazione e reti delle competenze. Si perde l’occasione di realizzare una riforma fiscale redistributiva ed espansiva, mentre si fa cassa con una misura antisociale come il blocco dell’adeguamento delle pensioni. Complessivamente la Finanziaria fallisce il traguardo di una equa rimodulazione delle risorse, e arriva persino ad amplificare le disuguaglianze sociali, economiche e territoriali. A tal proposito, l’Esecutivo ritiene sbagliato e pericoloso il progetto di un’autonomia regionale differenziata, che amplificherebbe ulteriormente il divario tra realtà forti e deboli. Incomprensibile l’impostazione del Presidente della Regione, che aprendo a questa scelta, presta il fianco ad una deriva politica economica e culturale molto rischiosa per la Puglia per la stessa coesione nazionale. Il Comitato Esecutivo impegna militanti, delegati, quadri e dirigenti di tutte le strutture confederali pugliesi al massimo sforzo organizzativo dentro e fuori i luoghi di lavoro attraverso assemblee e incontri pubblici garantendo ampia adesione e partecipazione alla manifestazione del 9 febbraio, al fine di riportare il Governo sui passi di una stagione di riforme eque e partecipate.

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