Spending review: Cisl di Puglia, bene la lettera di Dentamaro ora la Regione dimostri di saper risparmiare e coordinare
Il Segretario Colecchia plaude agli intenti dell´assessore Dentamaro e rilancia: lo spending review non deve riguardare solo i bilanci regionali, ma anche quelli degli Enti locali e delle partecipate

CISL PUGLIA - Il messaggio alle Province, con l´invito a non procedere ad assunzioni non funzionalmente utili, è un segnale - l´unico finora - che si muove in direzione del controllo e contenimento delle spese superflue che la Cisl chiede da tempo con forza. È l´unico riscontro alle nostre ripetute e continue sollecitazioni che abbiamo rivolto al presidente Vendola perché si dia corpo, anche in Puglia, a quella ‘spending review’ che lo appassiona tanto nei confronti del Governo.
I numerosi centri di spesa di aree ed enti regionali; l´incapacità di far funzionare strumenti e procedure per acquisti centralizzati di beni e servizi, non solo nella sanità; la verifica della reale utilità per il funzionamento della macchina organizzativa delle tante consulenze, soprattutto negli Enti in cui la Regione non ha il controllo reale; la razionalizzazione e riduzione delle numerosissime utenze telefoniche, rappresentano solo alcuni esempi.
Ci piace, in particolare, che l´assessore Dentamaro si sia rivolta alle Province confermando la nostra convinzione che alla Regione un ruolo di coordinamento gli venga non solo dalla legislazione, ma anche da un più generale e popolare impegno etico per sollecitare buone e corrette prassi amministrative. La vicenda dell´abolizione delle Comunità Montane è l´altra vicenda che, muovendosi in tale direzione, conferma la nostra impostazione. Lo spending review non deve riguardare solo i bilanci regionali, ma deve interessare anche quelli degli Enti locali e delle strutture partecipate i cui costi impropri attraverso tasse e tariffe soffocano i cittadini.
Comunque, di suo la Regione deve dimostrare quale è la propria capacità di risparmio per mettere a disposizione, in aggiunta ai fondi dell´Unione Europea, ulteriori risorse del proprio bilancio per famiglie ed imprese, dall´assistenza alle disabilità, al sostegno alle politiche giovanili, al proprio personale, al cofinanziamento degli ammortizzatori sociali per rendere credibile la opportuna richiesta di finanziamenti che Vendola ha rivolto al Governo.