Internalizzazioni: costituito un coordinamento, Fisascat - Fp - Cisl Taranto, per afforntare in modo concertato la vertenza

CISL TARANTO - Un anno fa circa venne ventilata l’ipotesi di un processo massiccio di internalizzazione dei servizi Asl della Regione Puglia, oggi ancora affidati a soggetti esterni; detta ipotesi prevedeva la costituzione di società ad intero capitale pubblico, sulla scorta di un esperimento già realizzato a Foggia (Sanitaservice). Il tutto, in provincia di Taranto, ha tenuto bloccato fino ad ora qualsivoglia bando di gara per pulizia, ausiliariato, mensa ecc., ormai in proroga da 15 anni.
Grande, allora, fu la soddisfazione delle OO.SS. confederali e della Cisl in particolare, per la possibile realizzazione di un processo, che avrebbe riportato ovunque dignità e diritti per migliaia di lavoratori, operanti nei servizi esterni delle Asl pugliesi.
Di recente c’è stato chi, riferendosi all’ultima Delibera di Giunta regionale emanata in materia, ha parlato di rivoluzione copernicana, pontificando sulle migliaia di lavoratori delle pulizie, delle mense, Ausiliari, 118, assistenza sanitaria agli anziani, ecc. che, finalmente avrebbero, grazie alla riorganizzazione dei servizi prestati alle Asl, la possibilità di passare alle dipendenze di società, costituite dalle medesime Asl, con capitale misto – ma stranamente non più a totale capitale pubblico! - in modo da liberarsi dal ricatto delle Aziende private.
Qualche settimana addietro, il Dott. Domenico Colasanto, Direttore Generale della Asl/Ta/1 in un incontro con le OO.SS. di categoria ha annunciato la prossima pubblicazione del bando di gara della Ristorazione della Asl di Taranto.
Alle obiezioni dei Sindacalisti presenti, che chiedevano come mai si fosse fermato il processo di internalizzazione annunciato, ha invocato i contenuti della delibera di Giunta regionale sopra menzionata, asserendo di attenersi scrupolosamente ad essa, in quanto il processo di internalizzazione può essere attuato esclusivamente per prestazioni sanitarie alla persona; con il servizio mensa che, conseguentemente, ne è escluso.
Il Direttore Generale, altresì, aveva fatto intendere precedentemente che neppure il servizio di pulimento avrà migliore fortuna e, inoltre, che si sta appaltando anche il servizio di assistenza domiciliare agli anziani, gestito da cooperative sociali. Alla faccia delle internalizzazioni!
Per quanto in premessa, se tutto si realizzerà come asserito dal Direttore Colasanto, ci saranno dei lavoratori (Foggia) che lavoreranno per conto di una società ad intero capitale pubblico e tantissimi altri, operanti nei servizi delle rimanenti Asl Pugliesi, che continuerebbero a lavorare in modo precario, se non addirittura a nero (in alcune aree pugliesi), con i privati.
Ma si configurerebbe come evidente e intollerabile discriminazione, tra lavoratori che svolgono le medesime funzioni, non assumere come riferimento per tutti, nessuno escluso, il “modello-Foggia”.
La Cisl di Taranto, con una missiva al Presidente della Giunta Regionale Pugliese, ha chiesto non solo di fare chiarezza definitivamente sulla corretta interpretazione della norma introdotta ma anche di uniformare le condizioni di operatività in tutto il territorio regionale; al contempo, ha chiesto a Vendola di considerare l’opportunità di sospendere i bandi di gara in emissione, anche considerando il mancato rispetto, ad oggi, del Protocollo regionale inerente alla concertazione con le OO.SS. di Categoria, in caso di appalto dei servizi esterni a terzi.
Per quanto sopra, la Cisl ionica ha costituito un coordinamento, partecipato dalle Federazioni territoriali Fisascat (Federazione italiana addetti servizi commerciali, affini e del turismo) e Fp (Federazione Lavoratori dei Pubblici Servizi), al fine di affrontare in modo concertato e univoco la difficile trattativa.