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PA: Cisl e Fp Cisl Puglia: in piazza per i lavoratori del pubblico impiego - CislPuglia.it

PA: Cisl e Fp Cisl Puglia: in piazza per i lavoratori del pubblico impiego

Melissano e Castellucci: sicurezza e rinnovo del contratto di lavoro scaduto da due anni 

[Cisl Puglia, Cisl Fp]

“Anche in Puglia la Cisl e la Cisl Funzione Pubblica sono in piazza in tutti i territori – Bari, Foggia, Brindisi, Taranto, Lecce, Bat – con i lavoratori e le lavoratrici del pubblico impiego”. Così i Segretari generali della Cisl Fp Puglia, Giuseppe Melissano, e della Cisl Puglia, Antonio Castellucci. Lo sciopero della Pubblica Amministrazione delle categorie del pubblico impiego del 9 dicembre ha visto tutti impegnati per non dimenticare il comparto sanità ed enti locali, i tanti dipendenti pubblici che hanno consentito e garantito il percorso regolare dei servizi essenziali nei mesi lockdown fino a tutt’oggi, attraverso grandi difficoltà e sacrifici, mettendo a rischio la propria vita e quella dei familiari. “Occorre dare il giusto riconoscimento al comparto della Pubblica Amministrazione – spiegano Melissano e Castellucci – non si può far finta di non vedere la fortissima carenza di personale di decina di migliaia in Puglia, come in altre regioni, in modo particolare del mezzogiorno, del personale sanitario e nella pubblica amministrazione; non c'è stato turnover, le carenze sono state tamponate con contratti a tempo determinato o con collaborazioni; ormai il Paese, per il rilancio e la modernizzazione della pubblica amministrazione, ha bisogno di un piano di investimenti serio programmato per assunzioni a tempo indeterminato. Il Governo non può essere il primo datore di lavori precari – aggiungono Melissano e Castellucci – Occorre una programmazione a medio ed a lungo termine, non possiamo immaginare di essere in un mondo virtuale in cui, attraverso un colpo di bacchetta magica, si possano ottenere risultati, far decollare la crescita di un Paese e di un mezzogiorno sempre più in difficoltà e dove il divario diventa sempre più ampio tra nord e sud. Insomma dicono i sindacalisti – servono investimenti, serve la contrattazione, vi è necessità di maggiore confronto con le parti sociali per poter modernizzare il paese per rilanciare la formazione, la digitalizzazione, il rinnovo dei contratti di lavoro, alcuni non rinnovati da oltre un decennio, perché è necessaria la valorizzazione di tutti i dipendenti della pubblica amministrazione, sanità compresa”.  La Cisl Puglia e la Cisl Fp – secondo Melissano e Castellucci – credono che nuove assunzioni possano garantire maggiore sicurezza per i lavoratori dei servizi pubblici e per questo chiedono da tempo il rinnovo di un contratto scaduto da due anni che riguarda oltre 3,2 milioni di lavoratrici e lavoratori. È per questo che scendiamo in piazza con i comparti pubblici: Funzioni Centrali, Locali e Sanità. Le risorse stanziate dal Governo non sono sufficienti a garantire gli 85 euro medi mensili erogati con il precedente rinnovo contrattuale. Il governo non può far finta di nulla, come se non lo riguardasse; occorre un confronto immediato, chi lavora in questo comparto sono i suoi dipendenti. Bisogna valorizzare le persone, noi parliamo di futuro e in particolar modo di buona amministrazione della Pubblica Amministrazione, altrimenti chi subirà più di tutti sanno non solo i lavoratori di questi comparti, ma in modo particolare tutti i cittadini. Occorre far lavorare in sicurezza e con dignità chi, con il proprio lavoro, vuole essere al servizio di cittadini e imprese. In questi giorni – proseguono i due segretari - la politica e l’opinione pubblica si interrogano su motivazioni e obiettivi di tale mobilitazione, per questo riteniamo utile esprimere direttamente le nostre ragioni a chi rappresenta le istituzioni. Lavoratrici e lavoratori pubblici hanno fatto funzionare le amministrazioni pubbliche anche quando i governi hanno tagliato risorse e privatizzato i servizi ai cittadini e ora, anche in lavoro agile e con mezzi propri, sono sempre a disposizione dei cittadini e delle imprese, in sanità, nei servizi educativi, nell’assistenza ai cittadini e garantiscono la loro sicurezza, si stanno prendendo cura del Paese rischiando in prima persona. Se non ora quando? Per questo chiediamo ancora una volta alle istituzioni di dimostrare interesse per queste istanze che valorizzano e ripagano il lavoro dei Professionisti e operatori della Pubblica Amministrazione che giornalmente garantiscono il Pubblico Servizi in Puglia”.