Firma accordo fondi coesione (FSC) , Cisl: segnale positivo per tutti i pugliesi
Castellucci, utilizzare al meglio tutte le risorse disponibili
[Cisl Puglia]
“Come abbiamo più volte sottolineato nei mesi scorsi, si tratta di un protocollo, quello sottoscritto oggi a Bari, fondamentale per promuovere politiche di sviluppo e crescita che andranno a delineare il futuro della nostra regione”. Questo il commento del Segretario generale Cisl Puglia, Antonio Castellucci, dopo la firma dell’accordo. “Le risorse FSC destinate alla Puglia, pari a oltre 6 miliardi di euro, finanzieranno circa 500 progetti, tra cui 700 milioni saranno indirizzati a 2500 imprese. La presenza del premier Giorgia Meloni e del Ministro per gli Affari Europei e la Coesione, Raffaele Fitto, insieme al Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, per la firma dell’accordo di coesione (FSC), rappresenta un segnale positivo per tutti i pugliesi. Questo accordo è un ulteriore passo verso una possibile e auspicata collaborazione sempre più stretta tra i diversi livelli istituzionali, con l’obiettivo di accelerare l’attuazione delle azioni previste dai Fondi di Coesione e dal PNRR. Lo scopo principale deve essere l’utilizzo al meglio di tutte le risorse disponibili, avviando un percorso partecipativo strutturato e serrato con le forze sociali. È necessario un confronto aperto e sempre più costruttivo su temi cruciali come gli investimenti pubblici e privati, il lavoro, la sicurezza, la salute e il welfare, favorendo coesione territoriale e una convergenza responsabile tra istituzioni, rappresentanze dei lavoratori e delle imprese. Per raggiungere questi traguardi, è essenziale superare pessimismo e scontri ideologici. La Puglia potrà contare su una quantità di risorse straordinarie, provenienti dai FSC, dal PNRR, dalla ZES unica e da tutta la programmazione di fondi europei, nazionali e regionali. Una strategia mirata sarà indispensabile per creare nuove opportunità occupazionali, con particolare attenzione ai giovani, oggi tanti in fuga dalla Puglia, e alle donne, e per sostenere le imprese, garantendo al contempo la qualità degli investimenti e promuovendo contrattazione e partecipazione, quindi il lavoro dignitoso” – conclude Castellucci.
