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Conferenza stampa Cisl Puglia: lavoro sicuro, partecipazione e confronto alla base di un patto sociale

Castellucci: dalla Regione Puglia, nonostante la dichiarata disponibilità al dialogo, poca efficacia e ritardi nell'applicazione dei protocolli d'intesa

[Cisl Puglia]

Il 2024 è stato caratterizzato da un generale clima d’incertezza che, a livello regionale, ha avuto ripercussioni significative nelle dinamiche del lavoro. I dati statistici di diversi istituti confermano quello che, come Ufficio Studi Cisl Puglia, avevamo purtroppo previsto. Per quanto riguarda i dati sul lavoro uno dei più preoccupanti è il tasso di inattività totale regionale tra i 15-64 anni, con tutte le province pugliesi tra le più penalizzate del Paese (nel 2023 è stato 42,5% contro il 33,3% nazionale). Pur registrando un incremento occupazionale, questo ha paradossalmente accentuato il mismatch tra domanda e offerta di lavoro, cioè persone che cercano un lavoro, aziende che lo offrono ma che cercano professionalità non disponibili tra ragazze e ragazzi pugliesi. Tutto questo aggravato dal cosiddetto “inverno demografico”. La popolazione residente al 31 dicembre 2023 era di 3.890.661, mentre il 31 dicembre 2013 era di 4.090.266; in dieci anni la Puglia ha perso 199.605 residenti. Altri segnali di vitalità vengono dagli occupati nella regione sono cresciuti dell'1,7%, superando la soglia di un milione di addetti. In cinque anni, 2019-2024, l'occupazione è aumentata di oltre 114.000 unità, segnando un incremento del 12,7% rispetto al secondo trimestre del 2019. Però non basta. L’impegno deve essere garantire un lavoro ben retribuito, dignitoso, duraturo e sicuro. Sulla sicurezza basterebbe citare un solo dato: dal 2009 in Italia gli omicidi legati alla criminalità organizzata sono stati 6.000 mentre i morti sul lavoro hanno sfiorato i 50.000. La Puglia, purtroppo, non fa eccezione: nei primi 11 mesi si sono registrati 71 decessi, compresi quelli in itinere, di cui 21 nel Salento, 13 nel Barese, 11 nel Brindisino, 13 nel Foggiano, 6 nella Bat e 7 nel Tarantino. È una realtà intollerabile, una vera strage vera. Altro tema il rilancio della occupazione femminile, tra conciliazione vita-lavoro e rischio di situazioni quali le dimissioni in bianco. Le donne inattive, oltre i 15 anni, si contano in 1.251.000, quasi il doppio rispetto agli uomini (761.000). L'occupazione femminile (15-64 anni) è ferma al 37%, mentre quella maschile raggiunge il 65,8%. Così come significativo è quello dei giovani, ai quali va assicurato un percorso scuola-lavoro innovativo e attento. Che eviti la loro corsa verso destinazioni, al nord o all’estero, dove trovare condizioni più adatte alle loro esigenze. Senza sottovalutare la integrazione dei migranti che, in moltissimi settori, sono elemento di assoluta necessità. Sul tavolo ci attendono grandi vertenze, dall’ex ILVA a Eni Versalis, Bosch, Natuzzi, Centrale Enel di Cerano e così tante altre. E settori significativi quali l’automotive e l’aerospazio. Presso la Task Force regionale sono aperti oltre 50 tavoli di crisi, e anche qui la gestione riteniamo debba spingere maggiormente su percorsi preventivi. Processi di soluzione che devono necessariamente rispondere alle esigenze ambientali assieme ai fattori dello sviluppo, della crescita economica e sociale e quindi della occupazione diretta e indiretta. Resta attualissimo il problematico tema della sanità, alle prese con liste d’attesa infinite e incapacità di applicare i protocolli di intesa sottoscritti tra Regione Puglia e sindacati. Servono investimenti in infrastrutture e personale specializzato, serve assicurare ricerca all’altezza e perseguire visioni nuove dei modelli socio assistenziali. Come Cisl Puglia rinnoviamo la disponibilità su tutti i temi, pronti al confronto, alla partecipazione, al dialogo con tutti gli attori sociali con l'obiettivo di costruire un reale patto che leghi a responsabilità istituzioni, imprese e tutto il sindacato confederale. Guardando alla prospettiva, in termini di sviluppo e produttività, e non solo alle criticità su cui lamentarsi. È il momento della responsabilità, anche in Puglia. Del saper essere costruttori di futuro.

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