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Per un turismo ionico vettore di sviluppo aggiuntivo e sostenibile - CislPuglia.it

Per un turismo ionico vettore di sviluppo aggiuntivo e sostenibile

Nota di Gianfranco Solazzo Segretario generale Cisl Taranto Brindisi

[Cisl Taranto Brindisi]

L’attenzione per il Turismo e per i comparti produttivi ad esso collegati, grazie all’opportunità attrattiva, economica, occupazionale, sociale che nel loro insieme determinano, è particolarmente viva nella progettualità vertenziale della Cisl territoriale e delle rispettive Federazioni di categoria. Per questo abbiamo voluto proporre un tavolo di confronto con la CCIAA, insieme con Cgil, Uil e Federazioni di categoria, la Fisascat per quanto ci riguarda, partendo da una piattaforma sindacale unitaria che, negli incontri già avvenuti del 14 settembre e 14 ottobre scorsi, ha consentito di mettere a fuoco opportunità, criticità e proposte funzionali ad uno sviluppo sostenibile del Turismo ionico. La seconda giornata, in particolare, ha visto allargata la partecipazione anche alle Associazioni di categoria ed a rappresentanti di Enti locali, che hanno raccolto l’invito della CCIAA ad una programmazione che, partendo da una analisi delle opportunità e delle criticità del settore, miri a realizzare nuove scelte e progetti utili di intervento. A tal riguardo la stessa CCIAA, rappresentata dal Commissario straordinario Avv. Gianfranco Chiarelli, dalla Segretaria generale Claudia Sanesi e dalla Responsabile della Promozione dell’Ente, Francesca Sanesi, ha proposto l’avvio di tavoli di lavoro monotematici partendo dalle proposte e dai contributi di tutti coloro i quali hanno aderito, o vorranno aderire in seguito, a tale progetto utile al Settore turistico ed a tutta l’economia correlata. Il Turismo, infatti, è un vettore di sviluppo e di occupazione, specie se si considerano i risultati della recente stagione estiva che qui hanno palesato ulteriori potenzialità di crescita. Certo, sono emersi anche tanti disservizi e criticità che sono da risolvere, affinché esso si mostri compiutamente moltiplicatore di opportunità, per tanti altri settori produttivi, come commercio, Horeca (hotellerie, restaurant, café), agroalimentare, enogastronomia, culturali e paesaggistici, economia del mare, crocieristica, trasporti. Il profilo geografico di questo territorio presenta un insieme di bellezze eccezionali che necessitano, dunque, di attenzione e di un marketing territoriale sempre più creativo e sinergico da parte di istituzioni, enti preposti, parti sociali, per costituire attrazione di qualità 365 giorni all’anno, coltivando l’opportunità che esso diventi meta turistica privilegiata e non solo stagionale. Solo un turismo, infatti, che vada oltre la stagionalità può facilitare per le imprese di settore la programmazione di opportuni investimenti, in particolar modo quelli rivolti alla buona occupazione caratterizzata da professionalità e rispetto dei contratti nazionali e territoriali. Tra i primi dati da cogliere oggi ci sono le preferenze dei visitatori delle nostre località e le scelte che hanno caratterizzato l’ultima stagione estiva; a questo fine, le Associazioni di categoria e CCIAA possono giocare un ruolo fondamentale. Sarà necessario monitorare, esaminare, puntare su investimenti di qualità, capaci di intercettare nuove esigenze che emergono da una richiesta turistica che la pandemia ha modificato, come nel caso del turismo lento. Il nostro, infatti, è un turismo che ruota, in prevalenza, intorno alle bellezze del mare, che probabilmente attira solo una certa fascia generazionale; ma ce n’è un altro cosiddetto lento che come target ha le bellezze architettoniche, le offerte museali, cultuali paesaggistiche, le tradizioni, le specialità enogastronomiche, la buona cucina, l’agriturismo. Certamente, la qualità delle infrastrutture materiali - stradali, ferroviarie, portuali ed aeroportuali - non è secondaria rispetto a qualsivoglia pianificazione turistica, considerando che, alle stesse, vanno affiancate quelle pubbliche di base come parcheggi, terminal bus, aree camper attrezzate, servizi igienici, strutture sanitarie e di pronto soccorso. Non c’è dubbio che la programmazione e la promozione turistica debbano essere associate alla presenza di infrastrutture anche immateriali e ad una digitalizzazione dei processi come strumento fondamentale per fare rete tra le Parti pubbliche e private coinvolte, non solo per una efficace ed efficiente offerta ma soprattutto per la valorizzazione dell’offerta sulla ribalta nazionale e internazionale. Dei finanziamenti messi a disposizione per il settore dal PNRR, per un ammontare di 6,68 MD, bisognerebbe approfittare prima possibile, visti i criteri ed i tempi ben definiti previsti per gli investimenti. E vanno anche considerate le risorse messe a disposizione dal ciclo di programmazione 2021/2027, così come quelle del FEASR (Fondo Europeo agricolo per lo sviluppo rurale) che saranno utilizzate da chi mostrerà di avere capacità di programmazione e di spesa. Il dato della formazione è un ulteriore punto di attacco, per una buona occupazione nel settore ed il programma “Garanzia di occupabilità dei lavoratori” (GOL) in fase di discussione nella conferenza Stato-Regioni, è strumento utile per puntare su donne, giovani, under 30 ed over 55. Tutto ciò al fine della crescita occupazionale, a salvaguardia e valorizzazione di quella esistente e di quella aggiuntiva, puntando su nuove competenze e professionalità quali requisiti imprescindibili per un turismo di qualità oltre che di quantità. Una maggiore offerta formativa in campo turistico potrà e dovrà scaturire da programmi scolastici degli Istituti Tecnici Superiori, finalizzati a professionalità forti della conoscenza delle lingue straniere. Come Cisl abbiamo proposto l’attivazione di una cabina di regia tra associazioni di categoria, enti locali, istituzioni scolastiche, sindacati confederali, con il coordinamento della CCIAA, per pianificare strategie ed interventi tesi ad obiettivi comuni.  Solo facendo rete, tra tutti i partner interessati, Taranto e il restante territorio potranno ottimizzare le innumerevoli peculiarità turistiche possedute, così determinando fattori di crescita e di sviluppo aggiuntivo sostenibile.

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