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Castellucci su Edicola del Sud: salute e sicurezza sul lavoro una priorità irrinunciabile

[Cisl Puglia]

Quest'anno il 1° maggio sarà dedicato al tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Saremo presenti con folte delegazioni in tante piazze della Puglia, a Roma e a Casteldaccia (PA) in Sicilia, insieme alla nostra leader nazionale Daniela Fumarola, per ricordare i cinque operai che, un anno fa, hanno perso tragicamente la vita. La sicurezza dei lavoratori non è un costo, ma una priorità irrinunciabile. Solo quando questo principio sarà pienamente condiviso, potremo dire di aver imboccato la strada giusta per contrastare il drammatico fenomeno degli incidenti, anche mortali, sul lavoro. In Puglia, i primi due mesi di questo anno, segnano un dato allarmante rispetto allo stesso periodo del 2024, gli incidenti mortali sono aumentati, passando da 7 a 9. Alla fine dello scorso anno, abbiamo evidenziato il preoccupante aumento delle denunce di infortunio, così come l’allarmante crescita delle malattie professionali, salite del +34,6% rispetto al 2023. Troppi i luoghi di lavoro carenti dei sistemi di sicurezza previsti, non conformi o non rispettosi della normativa vigente. A confermarlo è l’ultimo rapporto dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro. In Puglia, sono state rilevate quasi 13.000 violazioni in materia di salute e sicurezza. Nel 2024, nella nostra regione, 74 sono i lavoratori che non hanno potuto più riabbracciare i propri cari. Numeri drammatici, preoccupanti anche per l’età delle vittime, che non può passare inosservato. La maggior parte dei lavoratori deceduti aveva più di 55 anni, con un’incidenza significativa tra gli over 65. Da qui nasce anche l'urgenza di promuovere politiche formative e aggiornamento continuo, che coinvolgano tutte le fasce d’età, per garantire sicurezza e dignità a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori. Le violazioni in ambito lavorativo si traducono in drammi umani e sociali, in sfruttamento, caporalato e lavoro nero. Serve una repressione ferma, per chi non rispetta la normativa vigente in materia, ma occorre agire con ancora più decisione con percorsi educativi e culturali, per costruire una vera cultura della legalità e della dignità del lavoro. Rafforzare la prevenzione, ma anche promuovere una cultura d’impresa sana, investire in formazione attraverso gli enti bilaterali, contrastare con fermezza ogni forma di dumping contrattuale. Uno strumento importante è rappresentato dalla patente a crediti nei cantieri, in quanto è una risposta concreta. Un sistema capace di certificare la qualità e l’affidabilità delle imprese, mettendo al centro la tutela dei lavoratori. Importante sarà estendere l’applicazione della misura a tutti i settori produttivi. Salute e sicurezza significano anche qualità dell’occupazione, benessere psicofisico e conciliazione tra vita e lavoro. Temi centrali, soprattutto per le nuove generazioni. Come CISL Puglia, siamo da tempo impegnati ad affrontare questi temi, sia nei diversi contesti lavorativi, sia attraverso azioni di sensibilizzazione nelle scuole. Tra le tante iniziative della Cisl Puglia, abbiamo realizzato e presentato un cortometraggio, con l’Inail Puglia, in numerose scuole secondarie a migliaia di studenti, per promuovere la cultura della sicurezza fin dalle giovani generazioni. Una ulteriore leva cruciale, per migliorare la salute e sicurezza in tutti i contesti lavorativi, è la partecipazione attiva dei lavoratori alla vita delle imprese. È questa visione partecipativa, insieme alla forza della contrattazione e del dialogo responsabile, a costituire il cuore della proposta di legge di iniziativa popolare promossa dalla nostra Confederazione, attualmente all’esame del Senato. In tutto questo, resta necessario valorizzare il ruolo e l'azione degli RLS (Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza), rafforzare i controlli ispettivi e investire in tecnologie innovative per rendere più sicuri impianti, macchinari e ambienti di lavoro. La salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro sono una responsabilità collettiva, che richiede l’impegno e l’azione condivisa di istituzioni, politica e parti sociali. A oltre dieci anni dall’approvazione della legge regionale n. 8/2014, frutto della mobilitazione CISL Puglia, è giunto il momento di renderla operativa, per contrastare in modo più efficace gli infortuni e garantire a tutti un ambiente di lavoro sicuro e sano.

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